IL CAFFE’ LETTERARIO SCIASCIA A MONREALE SARA’LA MIA SFIDA ALLA FINTA CULTURA

In questa mia città ballerina, in tanti hanno nitrito come cavalli purosangue per affermare una leadership nell’universo tematico di sorella cultura. Non nutro rancori né covo vendette, ma nel mio cuore bruciano fortissimamente le ostilità operate vs la mia persona, da certa classe politica monrealese, ormai in pensione. Paradosso del mio sfogo è l’iperbole paradossale delle mie scelte operate nella politica monrealese, per fare insediare nei luoghi della cultura, personaggi che sono stati invasati dal super ego e dall’effimera voglia di apparire per dirsi allo specchio “Io Esisto”. Non nutro più rancori verso nessuno, ma a 71 anni non potevo trascurare il progetto culturale più importante della mia vita. Inaugurare il Caffè Letterario Sciascia a Monreale è stata dal 1989 l’ultima scommessa rivoluzionaria tra le tante sfide che ho sottoposto al mio cuore ballerino, al mio senso semantico, operativo, prospettico  della Cultura a 360 gradi in Sicilia e nel mondo intero. Certamente, continuare ad onorare e testimoniare il mio infinito maestro Leonardo Sciascia, è l’allegoria di  una retta parallela che non incrocerà mai altri scrittori e percorrerà milioni di chilometri letterari, fuori da tutti i binari della vecchia ferrovia letteraria europea.

SALVINO CAPUTO

QUALCOSA NON VA PIU’: ORMAI TUTTO E’ SCONTATO!

Non ci sta piacere neanche ad andare a fare in culo per una sera! Grazie Pino Daniele, fratello mio, per avermi ricordato questo capolavoro attualissimo della tua lirica! Stiamo tutti cn gli occhi stanchi e traboccanti di sonno ad aspettare un giorno migliore. Navighiamo in acque melmose e pericolose, caro Pino! Mi auguro almeno che non fracassino più gli attributi, tutti i virologi ed esperti della nostra sanità pubblica. Sono tutti in gara per il mongolino d’oro; chi propone il vaccino, chi propone la terapia antivirale, chi la terapia modello antipolio, chi la terapia del plasma etc. Nelle more tutti gli Italiani, industriali, artigiani, ristoratori, bar, tutte le piccole partite IVA vogliono essere assistiti dal nostro Stato e Governo, con la cassa integrazione, contributi a fondo perduto, prestiti bancari senza interessi e sospensione tributarie dovute per legge. Gli Italiani hanno dimenticato l’ammontare del nostro debito pubblico! Non ci sta piacere nemmeno ad andare a fare in culo per una sera.

Salvino Caputo

Ho fatto l’amore con Venere

Ho fatto l’amore con Venere nella meravigliosa Reggia di Caserta, in tempi mitologici pazzeschi. Ho incontrato la Dea della Bellezza, grazie alla mediazione di Gea-Demetra-Cerere madre infinita della nostra Terra. Cerere mi raccomandò, prima dell’incontro con la bellissima Afrodite, di mettere sotto sale i miei attributi al fine di conseguire una prestazione sessuale  superlativa con la Dea dell’amore, per eccellenza. E’ stato sempre un luogo comune, che dopo 3 minuti Venere abbia messo a tappeto i suoi amanti, a partire da Vulcano fino a Paride. Dopo avere dissalato i miei annessi e connessi, incontrai Venere in un sabato italiano sconvolgente. Cerere, madre meravigliosa, mi accompagnò come uno scolaretto nell’incantevole Reggia di Caserta e mi condusse amorevolmente presso la sensualissima stanza dell’amore. Venere era desnuda e sdraiata nella sua inenarrabile nudità in un comodissimo triclinio. Non appena la dea dell’amore mi vide arrivare desnudo ed in compagnia di Cerere, si rivolse incazzatissima alla Madre terra, esclamando: Cerere, tu che ci fai in questo luogo? Cerere senza scomporsi rispose di rimando: Sarò l’arbitro di questa tua odierna tenzone amorosa, per volere del Padre del nostro olimpo; abbia inizio la tenzone amorosa, senza trucchi e scorrettezze. Ricordo che m’incollai al corpo di Venere e le succhiai il lobo sinistro della sua orecchietta divina. La Dea dell’amore cadde in sollucchero farfugliando. In quel preciso momento di debolezza, feci un solenne ingresso trionfale nella sua fantastica raggia divina. Sono stato quasi un’ora ad operare un vorticoso sali e scendi nella vagina di Venere! La Dea mi baciava languidamente, sospirava ed a tratti emetteva suoni sibilanti di piacere. Dopo due ore, mi rivolsi a Cerere esclamando: Madre Terra, non ce la faccio più! Di rimando Cerere: Dai l’ultima stoccata, mordendo le labbra di Venere. Mi attenni al consiglio di Cerere e crollai sfinito sul corpo di Afrodite. La Dea dell’amore, lassata viris, nondum satiata recessit. Ci svegliammo all’alba in aperta campagna e Venere era radiosa più che mai! Paradossalmente io ero fresco come le rose e pronto ad iniziare una nuova tenzone. Ma questa sarà un’altra storia!

SALVINO CAPUTO

3 APRILE 2020

LA FUITINA DI FRA PAOLINO E ROSINA

Dedico ai miei lettori fedelissimi, un racconto erotico datato 2 Aprile 2020. In data odierna ho appreso dalla viva voce del mio grande amico fraterno Fra Paolino, la seguente notizia; segue trasmissione dei dati telefonici: Caro Fratello Salvino, era da troppo tempo che nutrivo una passione sfrenata per Rosina, una bellissima donna di quarant’anni, vergine, mai maritata e dedita soltanto alle opere di carità e solidarietà sociale. Rosina, l’ho conosciuta nel mio eremo di tua proprietà nelle vicinanze del mitico Castellaccio di Monreale. Ininterrottamente dal 2018 al 2020, Rosina mi ha onorato con la sua presenza quotidiana presso il tuo Eremo, elargendomi pane fresco di giornata, uova, olio, sale e pepe, frutta e pasta fresca preparata dalle sue mani laboriose e sapienti. Abbiamo dialogato per migliaia di ore con Rosina sulla quotidianità, sull’amore, la passione, le tentazioni legate alla sessualità e sui nostri destini. Concludevamo sempre le nostre conversazioni con un solenne bacio sulle nostre fronti e fissavamo il giorno del nostro prossimo incontro. C’era stato un segnale rivelatore nell’incontro con Rosina del 25 Marzo 2020; in sintesi, quel fatidico mercoledì 25 marzo aveva messo a nudo la passione e l’innamoramento che covavamo entrambi. Ci eravamo appartati nella mia cameretta per dialogare in maniera rilassata e guardarci negli occhi per comunicarci i segreti dei nostri cuori. Dopo una lunga conversazione, Rosina si era adagiata nel mio lettino denudandosi e sospirando. Non ho resistito innanzi alla scelta di Rosina e denudandomi l’ho raggiunta nel mio letto, fiondandole un infinito bacio in bocca. Abbiamo fatto l’amore per tre ore di fila, dalle 14 alle ore 17 e poi ci siamo addormentati fino alle 21. Abbiamo deciso in sintonia di amorosi sensi ed affetti di vivere assieme e sposarci secondo il rito civile presso il Municipio di Monreale. Amerei tanto, caro fratello Salvino, averti al mio fianco come testimone ed amerei che Alberto Arcidiacono Sindaco di Monreale, celebrasse il rito civile. Ti comunicherò la data, il giorno e l’ora. Aspettiamo che la pandemia cessi e si possa ritornare alla normalità. Nell’attesa, Rosina ed io facciamo l’amore senza limiti di tempo. Ti abbraccio, ti voglio bene e quando ti va, chiamami al cellulare. Paolino.

SALVINO CAPUTO

2 APRILE 2020

Sono un leone ferito alla riscossa

Confesso di sentirmi un leone ferito, ma non sono né in gabbia né nella savana! Confesso altresì di avere un carattere complesso, umorale, lunatico, ma amo infinitamente la gente, gli amici, le amiche, i conoscenti, la mia famiglia e tutte le creature di questo Pianeta meraviglioso alla deriva. Non ho mai tollerato gli amici che con il passare del tempo hanno ostentato superbia, egoismo, senso spudorato di appartenenza, discriminazione verso le altre creature del creato, strane manie di sentirsi padroni e considerare sudditi anche gli amici. Ringrazierò sempre all’infinito mio Padre G. Battista Caputo per avermi inculcato fin da ragazzino, il senso dell’umiltà, l’amore sconfinato per gli ultimi e diseredati della nostra società. Non finirò mai di ringraziare l’immenso mio maestro Leonardo Sciascia, nel percorso complesso dell’attività letteraria, della narrativa e della Filologia Classica e Siciliana. Sciascia mi avrà insegnato anche l’Eresia, ma Dio lo benedica sempre su Andromeda, perché è stato grazie all’Eresia che ho scritto i miei libri e vissuto da laico ed illuminista lo spaccato della mia vita, fino a 71 anni. Ringrazio Gesù di Nazareth ed il Padre Celeste di avermi donato una compagna eccezionale che vive al mio fianco da 46 anni e mi conosce a memoria. Spero di ritornare al più presto, grintoso, amorevole, affettuoso con gli amici che ho trascurato ultimamente e ritrovare lo smalto per la mia nuova grinta di leone guarito.

SALVINO CAPUTO

PRIMO APRILE 2020

 

Le Biciclette Elettriche e la nuova sfida a Monreale.

Se l’industria s’inventa anche l’ibrido per riequilibrare le passività di bilancio e mette in vendita le biciclette elettriche per sane scorribande giovanili nelle nostre città, ci si deve pure chiedere dove va a dormire il sole ed il ministero dell’ industria! Le Biciclette Elettriche  sono al 75% un motorino; dispongono di un pulsante di accelerazione e raggiungono 40 km orari. Scorazzano in largo e lungo le vie della città, senza una targa di riconoscimento ed il casco obbligatorio per il conducente. Non sono soggette a polizze assicurative obbligatorie né a patentino. Vogliamo assimilarle alle vecchie adorabili bici?

Le Allegre Comari Monrealesi e Mefistofele

Le Allegre Comari di Monreale non sono Le Allegre Comari di Windsor by William Shakespeare, sono soltanto “PisciaSacrestie” manipolate da Mefistofele; sono Arpie che odiano la cultura, la letteratura e la narrativa italiana. Vivono agiatamente e non fanno mai la spesa, riciclano i buoni della pontificia carità. Tutto sommato, le comari monrealesi sono seguaci di Mefistofele che nasconde magistralmente all’umanità, le forze spirituali responsabili dei fenomeni naturali. Conosco una di queste comari e le ho promesso che la sputtanero’ sulla pubblica via, per convertirla all’umanità viva e con il cuore in mano.

Datemi una lacrima vera per piangere

Ho prosciugato tutte le mie lacrime nel 2001, quando ho perso mia figlia Claudia, infinita e sublime come tutte le creature del pianeta terra, ma unica nel mio percorso di padre tenero e troppo ansioso. La mia Claudia l’avevo formata quotidianamente, alla scuola socratica e sciasciana della vera cultura. Dalle 15 alle 23 quotidiane, tranne la pausa cena, dedicavo 8 ore della mia giornata per la formazione letteraria, linguistica, storica e filosofica della mia “Clo Clo”. Quando intercettai i suoi primi racconti sul suo diario segreto, mi resi conto che avevo seminato bene. Claudia amava un Nick Name, ovvero ” Laly”, e firmava tutte le sue favole e racconti con il suo Nick Name. Spero di pubblicarli al più presto. Paradossalmente mi rendo conto e lo confesso sinceramente: Mia figlia mi ha insegnato a scrivere le mie favole, i miei racconti e tanti testi delle mie canzoni. In questo momento topico della mia esistenza, sto affrontando da figlio il fine vita di mia madre Angelina. Sono esausto ed intrattabile! Non ho più lacrime per piangere e mi affido al mio Gesù di Nazareth ed al Padre Celeste.

I Pomodori di Pechino sono Imbattibili

I pomodori di Pechino saranno la nuova carta monetaria del nostro pianeta. La Cina non è più vicina! I Cinesi governano il nostro mondo, senza chiedere autorizzazioni a nessun popolo. Quando l’Europa si renderà conto di star precipitando rovinosamente, ci prenderemo tutti gli europei a colpi di pomodoro by Cina in faccia. Se il sapientone stravotato alle elezioni europee, valuterà la lapalissiana verità di essere il primo a beccarsi i pomodori pechinesi in faccia, cambierà la sua strana voglia matta trumpiana e si convertira’ al duro lavoro nei campi della sua adorata pedemontana. Non ci sarà mai pace tra gli ulivi del nostro vicino, fino a quando ritarderemo ad usare i pomodori di Pechino.